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Quattro mori

Alba ulassese

Sebastiano Satta

(Nuoro 1867 - 1914)

 

 

 

Nato a Nuoro il 21 maggio 1867 da Antonio (avvocato) e da Raimonda Gungui, morto a Nuoro il 29 novembre 1914. Rimasto orfano di padre ancora bambino, frequentò le elementari e il ginnasio a Nuoro, il liceo e l’Università a Sassari. Dopo il servizio militare a Bologna, rientrò a Sassari iniziando la carriera di giornalista e collaborando a vari periodici e riviste. Amico di Attilio Deffenu, ebbe frequenti rapporti con il gruppo dei socialisti sassaresi. Diresse il giornale “L’Isola” che fondò con Gastone Chiesi.

Rientrato a Nuoro intraprese la carriera forense, acquistando presto fama di valente penalista. Fin da giovanissimo iniziò a comporre versi e la sua poesia si ispira prevalentemente al suo credo politico e alla vita del popolo barbaricino. Coltivò anche le passioni per la fotografia e la pittura, in linea con la propensione per le arti figurative peculiare degli anni a cavallo fra Otto e Novecento.

Sposatosi con Clorinda Pattusi, ebbe due figli: Raimonda (Biblina) morta a solo un anno e Vindice, che si cimentò con la poesia, componendo una silloge Parole a una donna bella (Cagliari, Trois, 1985). Nel 1908 fu colpito da un ictus che gli paralizzò definitivamente la parte destra del corpo. Per distrarlo, gli amici gli diedero l’opportunità di visitare alcuni dei luoghi più suggestivi della Sardegna, dove venne acclamato da una folla desiderosa di sentire i sui versi, ancora noti dai più.

 


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