Ichnussa

Progetto di pubblicazione e divulgazione libera della grande poesia in lingua sarda

 

Luigi Matta

(Nuragus 1851 - Gergei 1913)

 

 

Il canonico Luigi Matta nasce a Nuragus il 5 sett. 1851. Frequentate le scuole elementari non potè proseguire gli studi e si dedicò alla lettura dei classici in lingua sarda. La sua passione per la poesia sarda lo portò a comporre all’età di 25 anni la sua prima canzone dedicata alla Vergine di Bonaria ed iniziò a sentire il richiamo degli altari. Respinto dal collegio Salesiano di S. Pier d’Arena prima e dal seminario d’Oristano poi, il Matta inoltrò una nuova richiesta alla curia arcivescovile di Cagliari nel quale venne accettato. Fu lo stesso arcivescovo Mons. Berchialla ad ordinarlo sacerdote l’8 giugno 1884.

Dopo un breve vicariato a San Pietro di Pula divenne rettore di Gergei dal 1886 dove rimase per 27 anni, sino alla morte avvenuta dopo una lunga e penosa malattia, il 23 aprile 1913.

Fu oratore e poeta distinto. 

Venne nominato Canonico ordinario con annesso privilegio dei Protonotari Apostolici il 18 marzo 1910.

Autore di molte composizioni religiose (gosos, laudes) oltre della canzone di Bonaria già accennata, di una seconda canzone dedicata alla medesima Vergine nel 1895, di una canzone dedicata a S. Isidoro, e di una piccola commedia dal titolo “l’Orfanella”, divenne famoso nel campidano per la commedia Sa coia 'e Pitanu, un memorabile affresco etnografico del 1910 che ebbe larga fortuna.

 


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