Antonio
Cocco
(Bonorva
18?? - 19?? )
Autore di
una poesia di risposta al poeta
turritano Antonio Chessa, originario di
Osilo, autore della cantone sarda Sa
vista de s’Inferru
(sorta di viaggio dantesco tra le pene
dei condannati al fuoco eterno)
che scatenò, nel 1873, una lunga
polemica tra favorevoli e contrari ai
precetti della religione e della chiesa.
A favore si schierarono i
poeti Giovanni Farris di Usini e
Francesco Derosas di Sano Montiferro,
e fermamente contrari prima il nostro
Antonio Cocco ed, in un secondo
momento, il poeta osilese Antonio
Domenico Migheli.
La risposta
polemica di Antonio Cocco arrivò con la
pubblicazione della satira Sa
Buglia Noa nella quale accusava
Antonio Chessa di essersi
inventato il viaggio all’inferno e
sostiene che la sua opera sia il
frutto più che di una ispirazione divina
dei postumi di una solenne
imbriaghera.
Nonostante
le critiche ad Antoni Chessa, comunque,
Sa Buglia Noa
non entrò nel merito dell'argomento
trattato in Sa Vista de
s'Inferru; non negò l'esistenza
dell'inferno nè attaccò la
religione cristiana. Forse per questo,
non suscitò eccessive polemiche
e non sollevò il polverone che
successivamente doveva scatenare,
invece, la poesia di Migheli.
Di Antoni Cocco sappiamo poco, sappiamo
solo che era di Bonorva e che
era amico di A.D. Migheli.
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