Giuseppe
Calvia
(Mores
1866 - 1943)
Giuseppe
Calvia, noto con lo pseudonimo "Lachesinu",
nacque a
Mores il 31 luglio 1866 da Luigi e Maria
Giuseppa Sechi. Dopo aver
brillantemente seguito gli studi al
liceo Azuni di
Sassari, frequentò a Roma la Facoltà di
Lettere e Filosofia, dove ebbe
come maestri Antonio Labriola e Angelo
De Gubernatis. A Roma ebbe come
amici i sardi Antioco Zucca, Luigi
Falchi e Paolo Orano. Notevole la
sua produzione giornalistica. Fondò e
diresse la rivista "Caprera",
fu ufficiale di Artiglieria e
Garibaldino. Si distinse nel 1897 nella
guerra Greco-Turca.
Come
poeta, il Calvia, pubblicò opere sia in
lingua sarda che in italiano.
Piene di sensibilità le delicate poesie
d'amore, quelle veristiche di
ambiente paesano, quelle patriottiche,
dalle quali traspaiono l'ansia,
la libertà e l'amor di patria. Oggi come
folklorista è considerato un
precursore, curò per decenni, insieme ad
un suo amico poeta e sacerdote
Efisio Soletta la pagina poetica della
rivista "Sardegna"
e organizzò numerosi premi letterari. Un
suo sonetto, "Sa Rucca",
vinse il primo premio del concorso "Sardegna
Poetica"
di Cagliari, 1933. Morì a Mores il
15/03/1943 dopo aver ricoperto dal
1895, per alcuni anni, la carica di
consigliere provinciale di Sassari.
Opere
Pane e
dolci tradizionali di
Sardegna,
“Rivista delle tradizioni popolari
italiane”, Milano, 1893, vol. I, pp.
482-484.
Il nodo di
Salomone in
Sardegna (su nodu de Salomone), “Rivista
delle tradizioni popolari”, Roma,
1894, a. II, fasc. 1°, p. 39.
Ninna
nanne del Logudoro, Sassari,
1901.
Leggende
del Logudoro,
“Archivio
per lo studio delle tradizioni
popolari”, Palermo, 1902, vol. XXI,
pp.
61-71. 145-152.
Rajos
de gherra,
Tipografia e Legatoria G. Galizzi &
C., 1917.
Bibliografia
critica
R. Ciasca,
Bibliografia sarda, Roma, 1931-34,
vol. I, pp. 260-262, 263, nn.
2512-2532. 2544-2549.
R. Bonu,
Scrittori sardi, Sassari, 1961, vol. II,
pp. 817-818.
N. Tanda,
Letterature e lingue in Sardegna,
Sassari, Edes, 1984, p. 43.
Opere disponibili:
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